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La tesi di investimento a favore delle azioni cinesi

vista attraverso i grafici

Insight
15 May 2023 |
Active ESG
La Cina è l’unica tra le principali economie che dovrebbe registrare una crescita significativa quest’anno, pur partendo da una base di confronto molto contenuta, e le azioni nazionali vengono scambiate con valutazioni prossime ai minimi storici rispetto al resto del mondo.

Figura 1: L’economia cinese è in fase di ripresa

L’abbandono da parte di Pechino della sua rigorosa politica zero-Covid all’inizio dell’anno ha dato un forte slancio all’economia e il governo ha fatto sentire la propria presenza anche attraverso una serie di misure volte a stimolare la crescita. La crescita del PIL cinese per il primo trimestre è salita del 4,5% su base annua1, in un contesto di forte espansione delle esportazioni e degli investimenti in infrastrutture, nonché di una ripresa dei consumi al dettaglio e dei prezzi immobiliari. Numerosi analisti prevedono una crescita annua superiore al 6%. Il tasso di crescita della Cina sarà anche rallentato dopo anni di espansione vertiginosa, ma nel 2023 dovrebbe significativamente sovraperformare la maggior parte dei mercati sviluppati.

Figura 2: Valutazioni in prossimità dei minimi storici

Al contempo, il contraccolpo della drastica gestione della pandemia di Covid e della volatilità sul mercato immobiliare del paese fa sì che le azioni cinesi continuino a scambiare a sconto a livelli che non si registravano da oltre due decenni.

Figura 3: Politiche monetarie divergenti

In risposta alla pandemia di Covid-19 del 2020, le banche centrali di tutti i paesi sviluppati hanno allentato in misura significativa la politica monetaria. Questo aumento della liquidità ha determinato un’impennata dell’inflazione dei prezzi al consumo. Di contro, la Cina ha limitato la crescita della massa monetaria e, di conseguenza, l’inflazione è meno preoccupante. Se da un lato la Fed ha avviato un ciclo di rialzo dei tassi nel 2022, dall’altro la Cina ha tagliato i tassi e la sua politica monetaria più accomodante è destinata a fornire un ulteriore stimolo all’economia.

Figura 4: Inflazione inferiore al target che lascia spazio per interventi a sostegno della crescita

A differenza di gran parte delle principali economie, la Cina non è alle prese con un’inflazione elevata e, anzi, conta su pressioni disinflazionistiche, a dimostrazione di un ampio margine di ulteriore allentamento della politica monetaria per stimolare la domanda. Il tasso di inflazione annuale della Cina lo scorso anno era del 2% e il governo per quest’anno ha fissato un obiettivo del 3%, in un contesto di impegno a incrementare il sostegno all’economia nella fase di ripresa post-Covid2.

Figura 5: La spesa al consumo in Cina è in aumento

L’economia cinese, la seconda più grande del mondo, sta attraversando una fase di trasformazione, da un modello basato sugli investimenti a uno basato sui consumi, e questa transizione verso il suo vasto mercato al consumo interno (1,4 miliardi di abitanti) e verso una produzione avanzata e una tecnologia “green”, in allontanamento da una produzione ad uso intensivo di forza lavoro a basso costo, sta creando un’ampia gamma di opportunità di investimento uniche e interessanti.

Figura 6: Ampio spazio per la crescita dei consumi e della ricchezza delle famiglie

Nel 2022, il PIL cinese ha toccato quota 17.800 miliardi3 di dollari USA, superando l’intera Unione europea a 27. Tuttavia il PIL cinese pro-capite rimane circa 6 volte inferiore a quello degli Stati Uniti4, a riprova dell’ampio margine di costante crescita per l’attività economica e la ricchezza delle famiglie.

Figura 7: Le Azioni A cinesi rappresentano il secondo più grande mercato azionario globale del mondo

Il mercato delle Azioni A cinesi – con circa 7.500 titoli – è il secondo più grande mercato azionario globale per capitalizzazione di mercato e fatturato. La sua portata e la sua influenza lo rendono un’allocazione autonoma molto interessante per alcuni investitori. Il mercato ha uno spiccato orientamento al sentiment e al momentum ed è dominato dagli investitori retail, il che può causare volatilità e inefficienze. Queste caratteristiche si adattano allo stile di investimento contrarian di tipo bottom-up orientato al valore della strategia China Equity.

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