Sintesi
- Lee Jae-Myung del Partito Democratico diventa il nuovo presidente della Corea del Sud.
- Le prospettive di riforma del suo partito potrebbero migliorare la corporate governance.
- Altre notizie: la Banca centrale europea taglia il suo tasso di riferimento.
Questa settimana gli elettori della Corea del Sud si sono recati alle urne per eleggere il nuovo presidente. Il risultato, che ha visto la vittoria di Lee Jae-myung del Partito Democratico, segna una svolta importante nel Paese dopo mesi di caos politico innescato dalla legge marziale e dall’impeachment dell’ex presidente Yoon Suk-Yeol.
La Borsa coreana (Kospi), favorita dalla notizia, è salita del 4,2% e ha chiuso la settimana al di sopra di quota 2.800.1
Kunjal Gala, Portfolio Manager, Global Emerging Markets, Federated Hermes Limited, osserva che, con il Partito Democratico che detiene una solida maggioranza parlamentare, Lee ha ora la strada spianata per portare avanti riforme radicali volte a ripristinare la stabilità, rivitalizzare l’economia e riaffermare la posizione della Corea del Sud a livello globale. Ciò potrebbe includere audaci riforme della governance aziendale, il contenimento dell’influenza dei conglomerati a conduzione familiare e il miglioramento delle tutele del lavoro.
“Una pietra miliare è la proposta di revisione della legge commerciale, che amplierebbe i doveri fiduciari degli amministratori nei confronti di tutti gli azionisti, incoraggerebbe il voto collettivo e imporrebbe la cancellazione delle azioni proprie”, afferma Gala. “Queste misure mirano a rafforzare i diritti degli azionisti di minoranza, a migliorare la trasparenza e a rispondere all’annosa questione delle pratiche societarie scorrette: tutti passi fondamentali per aumentare la fiducia del mercato”.
KOSPI: per le azioni un percorso accidentato
Jonathan Pines, Head of Asia ex-Japan di Federated Hermes Limited, concorda sul fatto che il risultato delle elezioni potrebbe contribuire a risolvere il problema del ‘Korea Discount’2, ma osserva che la direzione successiva del mercato dipenderà dalle riforme specifiche che verranno attuate.
“La promessa introduzione di un dovere fiduciario eliminerà quella piccola parte del ‘Korea Discount’ associata ad alcune delle condotte più gravi dei consigli di amministrazione, come costringere le minoranze a vendere azioni agli azionisti di controllo a basso costo in termini di ‘ristrutturazioni’ o permettere agli azionisti di controllo di vendere beni personali alle società che controllano a prezzi gonfiati”, afferma. “Inoltre, il cambiamento della cultura aziendale (già in atto) continuerà a favorire gli azionisti di minoranza di quel piccolo numero di società che sono già predisposte a migliorare la governance”.
Una legge sul dovere fiduciario potrebbe impedire una pessima governance, ma non può fare molto per imporre una buona governance.
Pines, che ha ripetutamente sollevato la questione della corporate governance in Corea del Sud (leggi qui, qui, qui e qui), osserva che anche con l’avvento di un requisito più forte di dovere fiduciario, le sfide rimarranno, in particolare gli alti livelli di concentrazione delle partecipazioni azionarie.
“Il 90% delle aziende coreane è controllato da famiglie di [fondatori/proprietari]”, afferma. “Una legge sul dovere fiduciario potrebbe impedire una pessima governance, ma non può fare molto per imporre una buona governance”.
Un punto di inflessione per la BCE?
Il 5 giugno la Banca centrale europea (BCE) ha segnalato di essere vicina alla fine del suo ciclo di riduzione dei tassi, riducendo di un quarto di punto il tasso di riferimento al 2%.
John Sidawi, Senior Portfolio Manager, Fixed Income, Federated Hermes, ha dichiarato di ritenere che il linguaggio utilizzato dal Presidente della BCE Christine Lagarde nel discutere il taglio dei tassi rappresenti un punto di inflessione per la politica della Banca.
“Fino ad ora, il messaggio della BCE ‘da riunione a riunione’ implicava che la BCE stesse cercando prove per continuare a tagliare i tassi. Ora, lo stesso linguaggio ‘da riunione a riunione’ fa pensare che si stiano cercando elementi per interrompere i tagli”.
È anche la prima volta che la Lagarde dice che i tassi sono “in una buona posizione”. È una sfumatura sottile, ma raramente la comunicazione è stata così celebrativa della politica monetaria e crediamo che ci sia il potenziale per trasformarla in qualcosa di molto più significativo. Siamo alla fine, o molto vicini alla fine, del ciclo di otto tagli consecutivi dei tassi”.
Mitch Reznick, Group Head of Fixed Income – London, Federated Hermes Limited, osserva che il taglio dei tassi della BCE era stato ben anticipato e che gli investitori guardano ora a luglio e oltre per il prossimo capitolo della politica monetaria della banca centrale.
“Senza dichiarare vittoria, la tendenza al calo dei tassi d’inflazione lascia presagire una posizione più neutrale per la BCE nei prossimi mesi”, afferma. “I fattori chiave che influenzeranno un cambiamento di questa visione saranno probabilmente i cambiamenti nei prezzi dell’energia, l’andamento dell’occupazione e gli esiti delle turbolenze tariffarie guidate dagli Stati Uniti”.
1 Fonte: Bloomberg al 6 giugno 2025.
2 Lo “sconto coreano” si riferisce al fatto che il KOSPI tratta a sconto rispetto ai peers regionali, a circa 9x il prezzo a termine degli utili e 0,9x il prezzo a libro (uno sconto significativo rispetto alla sua media di lungo termine a 20 anni di 1,25x). Fonte: Bloomberg al 5 giugno 2025.
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