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Intelligenza artificiale: L'algoritmo è tutto

2024 Outlook

Insight
5 December 2023 |
Active ESG
Un mondo potenziato dall'intelligenza artificiale non è più fantascienza.
Prospettive per il 2024 a cura di Federated Hermes
Geir Lode
Geir Lode
Head of Global Equities

L’intelligenza artificiale (IA) trasformerà il modo in cui le aziende operano, e in molti settori l’integrazione della tecnologia sarà essenziale per la sopravvivenza. Le aziende riconoscono che l’adozione dell’intelligenza artificiale, ad esempio ottimizzando le supply chain, apre nuove strade per incrementare la produttività. Così come è stato per Internet e per il cloud, anche l’IA diventerà rapidamente un business as usual.

La vera monetizzazione dell'IA è appena iniziata.

Siamo consapevoli, tuttavia, che, come si suol dire, tra dire e fare c’è di mezzo il mare, e che spesso si tende ad essere più ottimisti lì dove la redditività attuale è in difficoltà. La vera monetizzazione dell’IA è appena iniziata. Prevediamo che i maggiori guadagni a breve termine saranno a livello aziendale, più che per i consumatori, e siamo in cerca di piani credibili per incrementare l’efficienza piuttosto che di società che si professano paladine dell’intelligenza artificiale senza identificare le modalità in cui questa tecnologia possa essere implementata.

Prevedere quali aziende sfrutteranno l’IA in modo più efficace nei prossimi 10 anni è difficile, sia a causa del rapido progresso nell’innovazione dell’intelligenza artificiale che dell’evoluzione del panorama della regolamentazione in materia. L’incertezza viene ulteriormente amplificata dal ritmo notevole in cui le risorse computazionali continuano ad espandersi, alimentando le capacità e le applicazioni dell’intelligenza artificiale. Nel 2023, la profondità e la portata del potenziale dell’intelligenza artificiale hanno determinato un rally dei titoli hardware dell’IA, ad esempio fornitori specializzati di semiconduttori e infrastrutture. La domanda diventa dunque “quando” e “dove” il rally si riverbererà sui titoli software.

Con la monetizzazione in una fase ancora incipiente e con le altissime valutazioni delle società più esposte all’IA, è inevitabile che tutti si chiedano quando “scoppierà la bolla”. Si tratta della parabola tipica di una tecnologia trasformativa. Si commetteranno errori, ci saranno sprazzi di esuberanza irrazionale e, senza dubbio, a un certo punto il mercato si allontanerà da questi titoli mosso dalla paura piuttosto che in ragione dei loro fondamentali. Prevediamo che il 2024 sarà l’anno in cui osserveremo i primi passi verso l’implementazione dell’intelligenza artificiale, contribuendo a trasformare l’hype in realtà.

Google Trends – menzioni di IA generativa, dicembre 2022 – novembre 2023

Bruce Duguid
Bruce Duguid
Head of Stewardship

L’intelligenza artificiale sta diventando rapidamente uno dei temi più importanti per gli investimenti. Se da un lato l’IA ha il potenziale per innescare una quarta rivoluzione industriale e sta creando nuove opportunità senza precedenti per le imprese, dall’altro, introduce nuovi dilemmi e rischi etici.

La necessità di un’intelligenza artificiale etica è stata portata all’attenzione all’inizio dell’anno, quando oltre 1000 ricercatori e dirigenti hanno chiesto di fermare quella come una “pericolosa” corsa agli armamenti nello sviluppo dell’IA. Più di recente, un summit globale inaugurale sulla sicurezza dell’IA, organizzato dal Regno Unito a Bletchley Park, ha cercato di affrontare i rischi posti dall’intelligenza artificiale di frontiera.

I potenziali rischi dell’IA sono ben documentati e includono: informazioni errate, pregiudizi non intenzionali, mancanza di trasparenza o di spiegazioni e ripercussioni sulla forza lavoro. L’urgenza di affrontare queste preoccupazioni ha portato a una corsa globale, seppur frammentata, verso una nuova regolamentazione, dalla legge sull’IA dell’UE al regolamento cinese sull’IA generativa.
EOS dialoga con le aziende sull’intelligenza artificiale dal 2018 e, attualmente, si sta occupando di oltre 60 obiettivi e problemi correlati all’intelligenza artificiale. I nostri Principi sui diritti digitali stabiliscono le nostre aspettative affinché le aziende rendano noto il funzionamento degli algoritmi di IA, le variabili considerate e consentano agli utenti di decidere se detti algoritmi dovrebbero influenzare o meno le loro esperienze. Inoltre, richiedono alle aziende di eliminare i pregiudizi non intenzionali a sfondo razziale, di genere e di altro tipo. Gran parte delle nostre operazioni di engagement sono volte a garantire che le aziende stabiliscano principi etici di governance dell’IA, che consideriamo fondamentali per una mitigazione efficace del rischio.

via via che l'implementazione dell'intelligenza artificiale prenderà sempre più piede, ci aspettiamo che l'importanza di una solida governance dell'IA diventi sempre più evidente

Nel 2024, via via che l’implementazione dell’intelligenza artificiale prenderà sempre più piede, ci aspettiamo che l’importanza di una solida governance dell’IA diventi sempre più evidente. Nel 2023, le aziende hanno iniziato ad affrontare azioni legali e industriali su questioni che spaziavano dalle ripercussioni per la forza lavoro ai pregiudizi non intenzionali, fino alla disinformazione. Nel 2024 questa tendenza è destinata a proseguire, dato il crescente numero di applicazioni dell’IA. Ci aspettiamo che, sebbene i governi cercheranno di stabilire un terreno comune sulla regolamentazione, persisteranno alcune differenze regionali, a fronte di priorità contrastanti in materia di innovazione e protezione degli utenti finali. Ciò renderà essenziale per le aziende che operano a livello internazionale aderire ad elevati standard etici per l’intelligenza artificiale e ad autodisciplinarsi, in modo da mitigare i rischi in più giurisdizioni.

Prospettive per il 2024 a cura di Federated Hermes

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