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Osservatorio sulle elezioni

2024 Outlook

Insight
5 December 2023 |
Macro
Con il Regno Unito e gli Stati Uniti che probabilmente andranno ai voti, non possiamo fare a meno di chiederci dove ci porteranno le maree politiche nel 2024
Prospettive per il 2024 a cura di Federated Hermes

Elezioni presidenziali negli Stati Uniti

Phil Orlando
Chief Equity Market Strategist, Federated Hermes Inc.

Gli investitori statunitensi tendono a votare sulla scia dell’andamento economico. Nel corso dell’ultimo secolo, si è registrata una forte correlazione positiva tra l’andamento dei mercati azionari e dell’economia e i risultati delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti.

Guardando indietro agli ultimi 24 cicli elettorali quadriennali, la performance dell’S&P 500 nei tre mesi precedenti le elezioni di inizio novembre è importante per i candidati presidenziali. Se in quei tre mesi il mercato azionario è negativo sulla base dei soli prezzi, nel 90% dei casi l’allora presidente in carica non è stato rieletto. Mentre se in questi stessi tre mesi il mercato azionario è positivo sulla base dei soli prezzi, nell’86% dei casi il presidente in carica è stato riconfermato alle elezioni.

Se l’economia statunitense era in recessione nei due anni precedenti le elezioni, il presidente in carica ha sempre perso alle elezioni successive. Mentre, se nei due anni precedenti le elezioni l’economia è in crescita, il presidente in carica ha sempre vinto.

Se in quei tre mesi il mercato azionario è negativo sulla base dei soli prezzi, nel 90% dei casi l'allora presidente in carica non è stato rieletto.

Attualmente, i sondaggi per il Presidente Biden sono alquanto nefasti, con previsioni di un brusco rallentamento della crescita economica nei prossimi tre trimestri. Di conseguenza, il mercato azionario potrebbe mostrare instabilità nel periodo agosto-settembre-ottobre del 2024, che, storicamente, è stato precursore di un cambio di leadership alla Casa Bianca.

In questo contesto storico, prevediamo un anno complessivamente positivo per il mercato azionario nel 2024. Riteniamo che l’S&P 500 terminerà il 2023 a circa 4.600 e prevediamo un aumento dell’8-9%, a quota 5.000, entro la fine del 2024. Più nello specifico, riteniamo che il rally molto ristretto dei titoli tecnologici, che ha dominato la prima metà del 2023, si amplierà nel corso del 2024, con un andamento positivo dei titoli value statunitensi ad alta capitalizzazione, per i titoli growth a bassa capitalizzazione e per le azioni internazionali. Prevediamo inoltre che i Treasury registreranno buone performance nel mercato obbligazionario e che la liquidità continuerà a fungere da vera e propria asset class.

Tuttavia, il nuovo anno potrebbe anche riservarci una certa volatilità. Il primo semestre potrebbe essere brillante, se la Federal Reserve avrà messo in pausa il suo ciclo di rialzo dei tassi di interesse, dato che i titoli azionari generalmente beneficiano delle pause dai rialzi da parte della Fed. Ma la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, in vista delle elezioni presidenziali di novembre, potrebbero essere movimentati. Dopo le elezioni, ci aspettiamo un portentoso e liberatorio rally di fine anno.

I sei Big: Le elezioni nel 2024 rappresenteranno un terzo del PIL mondiale e un quarto della popolazione

Mark Sherlock
Mark Sherlock, CFA, FCA
Head of US Equities, Lead Portfolio Manager, Federated Hermes Limited

Guardando al 2024, permangono incertezze, non da ultimo politiche di bilancio e monetarie, ma anche riguardo alle imminenti elezioni presidenziali. Manteniamo tuttavia un atteggiamento costruttivo nei confronti delle azioni statunitensi e, in particolare, delle azioni statunitensi Small e Mid-Cap (SMID).

Nell’apprestarci alla stesura delle nostre prospettive per il 2024, teniamo presente che le azioni statunitensi generalmente vanno bene nel quarto anno del mandato presidenziale. Dall’ultimo anno di mandato del Presidente Hoover nel 1932, l’S&P 500 ha guadagnato in media il 6,5% in un anno elettorale. Sebbene l’Indice Russell 2500 non disponga di dati risalenti di Hoover, le U.S. SMID hanno battuto il rendimento delle large cap statunitensi in ogni anno elettorale. Le elezioni danno chiarezza agli investitori e il periodo post-elettorale è stato storicamente positivo per le azioni statunitensi. Dal suo avvio, l’Indice Russell 2500 ha sovraperformato l’Indice S&P 500 in tre degli ultimi quattro primi anni post-elezioni.

Anche se non pretendiamo di avere una sfera di cristallo in grado di prevedere l’esito delle elezioni del 2024, i forti venti di coda che sostengono le società SMID statunitensi per i prossimi 5-10 anni saranno ancora in atto, indipendentemente da chi sarà l’inquilino alla Casa Bianca. L’Inflation Reduction Act e la spesa per le infrastrutture sono state ampiamente avallate e stimoleranno nuovi investimenti. L’onshoring, che ha visto una spesa infrastrutturale senza precedenti da parte dell’amministrazione Biden, figura nell’agenda elettorale anche dei candidati repubblicani e probabilmente era stato avviato proprio dall’amministrazione Trump.

Negli ultimi mesi, le aspettative di recessione si sono ridimensionate, in quanto sia il mercato del lavoro statunitense che l’economia in generale hanno resistito all’aggressiva politica restrittiva della Federal Reserve. Il miglioramento dei dati sull’inflazione confermano la tesi secondo cui i tassi di interesse abbiano raggiunto il picco massimo e che ci sia dunque un certo margine per ridurli il prossimo anno, qualora dovessimo andare incontro a un rallentamento dell’economia. Un’economia interna solida, con fattori strutturali favorevoli, dovrebbe sostenere le SMID statunitensi, dato che il loro prezzo di negoziazione è nettamente inferiore a quello delle large cap rispetto alla media a lungo termine.

Ipotizzando che i tassi di interesse rimangano più alti a lungo, la selezione titoli all’interno delle azioni statunitensi sarà cruciale. Le società che hanno fatto ricorso a una leva finanziaria eccessiva a causa del contesto di bassi tassi di interesse dell’ultimo decennio stanno già iniziando a risentire della compressione dei margini, che sarà esacerbata da tassi più alti per un periodo più lungo. La politica monetaria più restrittiva sosterrà le società di “qualità”, quelle con bilanci solidi, solide posizioni di marketing e potere di determinazione dei prezzi.

Elezione generale nel Regno Unito

Chris Taylor
Chris Taylor
CEO Real Estate, Chairman MEPC

Il mercato immobiliare britannico ha dovuto affrontare una convergenza di molteplici sfide che hanno inciso negativamente sul sentiment degli investitori e hanno alterato radicalmente la domanda occupazionale; le maggiori tensioni geopolitiche, il Covid, la Brexit e la rapida normalizzazione dei tassi di interesse. Tutto ciò non solo ha determinato un rapido repricing dei mercati immobiliari, ma ha anche accentuato le attuali tendenze strutturali a lungo termine che incidono sulla domanda occupazionale, portando a una crescente consapevolezza dei rischi ambientali e sociali associati agli investimenti in beni immobili.

La certezza politica è di vitale importanza per infondere negli investitori la fiducia necessaria per finanziare nuovi progetti importanti, che possono generare risultati immobiliari sia rilevanti che resilienti. La fiducia nelle politiche di pianificazione a livello nazionale e locale e nei principali programmi infrastrutturali, come HS2, sarà fondamentale per continuare a creare valore attraverso progetti di sviluppo nelle attività di placemaking e Build to Rent (BtR). Riuscire a garantire capitale “paziente” e a lungo termine da parte degli investitori globali per finanziare questi nuovi progetti dipende in modo cruciale dalla loro fiducia nel governo di oltremanica e dalla sua stabilità politica; le turbolenze dell’autunno scorso hanno penalizzato la fiducia degli investitori nel Regno Unito, inteso come una destinazione interessante per gli investimenti a lungo termine in immobili.

Qualunque sia lo schieramento che riuscirà a vincere le prossime elezioni, ci auguriamo che comprenda come il mattone possa essere un canale non solo per migliorare la produttività, ma anche per offrire vantaggi tangibili a livello sociale e ambientale alla nostra economia nel suo complesso. I nostri schemi di posizionamento nei principali centri urbani del Regno Unito e nel programma BtR rappresentano esempi eccezionali del valore a lungo termine che è possibile ottenere con una partnership convincente tra pubblico e privato, che prospera in presenza di certezza e chiarezza politica sulle strategie infrastrutturali e di pianificazione urbanistica a lungo termine. L’esito delle prossime elezioni sarà fondamentale per raggiungere questi risultati nell’edilizia, e per migliorare la produttività e il benessere sociale e ambientale del Regno Unito.

La certezza politica è di vitale importanza per infondere negli investitori la fiducia necessaria per finanziare nuovi progetti importanti...

Prospettive per il 2024 a cura di Federated Hermes

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