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Quali indici hanno sorpreso al rialzo?

Chartology

Insight
27 August 2025 |
Active ESG
Mentre la stagione estiva volge al termine nell'emisfero nord, facciamo il punto sugli indici che hanno superato le aspettative.

Abbiamo pensato che il rientro dalle vacanze fosse il momento giusto per ricordare come gli investitori con una particolare propensione geografica abbiano ottenuto risultati positivi nella corsa al rendimento.

Chi avrebbe mai immaginato all’inizio dell’anno che in cima alla classifica ci sarebbe stato… l’indice MSCI Korea?

Figura 1: L’Asia sovraperforma

Con la maggior parte delle società coreane ancora scambiate al di sotto del valore contabile e il sottopeso registrato tra gli investitori globali, vediamo margini di ulteriore rialzo.

  Sottovalutati, poco apprezzati e trascurati. Questa era, fino a poco tempo fa, la storia dei titoli azionari coreani. Oggi la situazione sta iniziando a cambiare e il rendimento del 42,9% registrato dall’inizio dell’anno (che supera facilmente anche quello dell’oro, il beniamino delle materie prime, con un rendimento del 28%) testimonia una nuova consapevolezza del valore nascosto dei titoli azionari coreani. Il principale catalizzatore è stata l’approvazione di una nuova legge sul dovere fiduciario che, per la prima volta, ha affrontato alcune evidenti e annose anomalie nella governance societaria. Storicamente, queste anomalie sono state poco vantaggiose per la maggior parte degli azionisti e hanno rappresentato un freno strutturale fondamentale alle valutazioni. Altri protagonisti positivi dall’inizio dell’anno sono la Cina (25,3%), i mercati emergenti (17,9%) e l’Asia ex Giappone (anch’essa al 17,9%). Si tratta di dati positivi per il team Federated Hermes Asia ex Japan, poiché, in base all’approccio bottom-up contrarian incentrato sul rapporto price-to-value, queste sono state le loro principali sovraesposizioni1. Il team guarda con ottimismo alla seconda metà dell’anno e ritiene che in Asia ex Giappone ci siano buone possibilità di crescita, grazie a tre fattori chiave:

1) Corea: un potenziale inespresso

Anche mettendo da parte gli ottimi rendimenti di quest’anno, riteniamo che le azioni coreane abbiano ancora margini di crescita. Oltre il 70% dell’indice ha un rapporto P/E inferiore a 1, mentre oltre il 30% dell’indice ha un rapporto P/E inferiore a 10, il che rende la Corea uno dei mercati azionari più convenienti a livello globale.

A questo proposito, riteniamo che la questione della corporate governance continui a rivestire un ruolo importante come fattore di spinta per il futuro. Prevediamo ulteriori riforme, tra cui una maggiore tutela degli azionisti di minoranza, modifiche alle imposte di successione e incentivi per le società con rapporti di distribuzione degli utili più elevati o che negoziano al di sotto del valore contabile.

Con la maggior parte delle società coreane ancora scambiate al di sotto del valore contabile e il sottopeso registrato tra gli investitori globali, vediamo margini di ulteriore rialzo. Un altro elemento che ci fa ben sperare è la valutazione del governo di altre misure come la cancellazione delle azioni proprie e incentivi fiscali per i dividendi.

2) Cina: forza selettiva in un momento di transizione

Nonostante le sfide a breve termine, tra cui le pressioni deflazionistiche e l’aumento dei dazi statunitensi, vediamo opportunità interessanti sostenute da valutazioni basse, utili in fase di stabilizzazione e maggiore efficienza del capitale. L’economia sta attraversando una transizione significativa: la quota del settore immobiliare sul PIL è in calo, mentre l’ high-tech e il settore manifatturiero avanzato stanno guadagnando terreno.

La Cina sta emergendo come leader globale nei veicoli elettrici (EV), nell’elettronica di consumo, nelle energie rinnovabili e nei semiconduttori. Nel campo dell’intelligenza artificiale (AI), combina hardware di livello mondiale con forti capacità software, seconde solo agli Stati Uniti. Siamo incoraggiati dall’aumento dei dividendi e dei buyback, che segnalano un approccio più favorevole agli azionisti. Sebbene il sentiment macroeconomico sia ancora cauto, la composizione dell’indice differisce in modo significativo dall’economia in generale, creando opportunità per gli investitori selettivi e bottom-up.

3) Valutazioni del portafoglio: la disciplina genera opportunità

In qualità di investitori contrarian, ci concentriamo sulla disciplina dei prezzi, ricercando società sottovalutate con fondamentali solidi. Sebbene non possiamo controllare gli andamenti del mercato, possiamo controllare il prezzo che paghiamo.

Oggi, il nostro portafoglio è scambiato con un rapporto price-to-earnings di 10 e un rapporto price-to-book di 1. Le nostre prime 10 posizioni sono aziende di alta qualità scambiate a valutazioni interessanti. Questa combinazione di multipli di ingresso bassi e miglioramento del sentiment nei nostri mercati chiave ci rende fiduciosi nelle prospettive per la seconda metà del 2025 e ci pone in una posizione favorevole per offrire valore a lungo termine ai nostri investitori.

Per saperne di più su Asia ex-Japan.

1 Anche il nostro sottopeso relativo rispetto all’India (-0,8% di performance da inizio anno) si è rivelato positivo.

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