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15 in 15: un'analisi della nostra strategia US small e mid-cap

Insight
22 April 2024 |
Active ESG
Mark Sherlock, Portfolio Manager, è responsabile della Strategia US small e mid-cap da 15 anni e nel corso di questo periodo ha assistito a molteplici fasi di mercato e condizioni economiche. Leggi la nostra analisi per imparare a conoscere l'importanza della ricerca di protezione contro i ribassi, per scoprire in che modo la tartaruga batte la lepre e perché non si deve mai sprecare una buona crisi.
15 in 15: un'analisi della nostra strategia US small e mid-cap

Quando ha iniziato a lavorare presso Federated Hermes e che cosa faceva prima?

Inizialmente mi sono occupato di contabilità presso PwC, successivamente sono approdato in Hermes (dal fondo pensione di Rio Tinto) dove mi sono concentrato sulle piccole e medie imprese europee nel 2005. Nel 2009 sono passato al team per le piccole e medie imprese statunitensi e nel 2012 ho assunto la posizione di Lead Manager, incarico che detengo tuttora. Il patrimonio in gestione (AUM) inizialmente si attestava a 200 milioni di USD, oggi ammonta a circa 3 miliardi di USD.

Qual è la sua filosofia di investimento? Che cosa la attira in quanto investitore?

La mia filosofia di investimento può essere meglio descritta come paziente: “La tartaruga batte la lepre”. In genere, evitiamo i titoli alla moda e preferiamo cercare titoli pluriennali poco noti con una crescita di qualità, spesso in aree poco appariscenti del mercato. Si tratta di un approccio consapevole che guarda ad aree non interessate dal coinvolgimento di capitali di investimento della concorrenza e, di conseguenza, mira a conseguire rendimenti superiori per un periodo di tempo prolungato.

Ci concentriamo su società con un vantaggio competitivo duraturo, caratterizzato da barriere all’ingresso, solitamente con bilanci solidi e flussi di cassa buoni. Quando i flussi di cassa vengono utilizzati per rafforzare le barriere esistenti, che a loro volta generano flussi di cassa supplementari, può crearsi un circolo virtuoso che può persistere per molti anni e determinare un consistente aumento delle capitalizzazioni di mercato. 

Ho avuto la fortuna, se vogliamo chiamarla così, di toccare con mano e in una fase iniziale della mia carriera il rovescio della medaglia degli investimenti in imprese di qualità inferiore: c’è un motivo per cui le imprese con leva finanziaria e barriere basse scambiano a prezzi apparentemente convenienti e molte di loro non hanno vita lunga. La protezione contro i ribassi è fondamentale e il rischio principale per gli investimenti è la perdita totale del capitale: ovviamente (benché questo fatto sia spesso trascurato…) se si perde la metà del proprio investimento in un titolo azionario, questo deve raddoppiare il proprio valore per riportare l’investimento al punto iniziale, il che può realmente influenzare i rendimenti a lungo termine degli investitori. “La prima regola della tasso di rendimento (composto) degli investimenti: non disinvestire se non necessario.” Charlie Munger.

E' un vantaggio trovarsi a distanza dal "rumore bianco" di Wall Street, il che rende più facile prendere decisioni migliori a lungo termine.

Che cosa è cambiato, sempre che qualcosa sia cambiato, negli ultimi 15 anni sia in termini di strategia che di contesto di investimento? Cosa è rimasto costante e cosa si è evoluto?

Il panorama degli investimenti è cambiato in modo significativo negli ultimi 15 anni, durante i quali abbiamo assistito alla costante crescita degli investimenti passivi, a risultati molto brillanti dei titoli growth, al predominio dei titoli tecnologici mega cap e alla contrazione del mercato delle large cap.

Più in generale, la globalizzazione ha iniziato a lasciare il posto all’onshoring e la tecnologia, storicamente confinata al proprio settore distinto, ora si è diffusa in tutto l’indice. Ciò include ogni aspetto, dalle sfide del retail multicanale all’adozione di modelli di business Software as a service (SaaS) alle attuali opportunità offerte dall’adozione dell’intelligenza artificiale (AI).

L’intelligenza artificiale è giustamente uno dei temi più attuali per il mercato e riteniamo che, nel prossimo decennio e oltre, genererà notevoli incrementi di produttività per le società che operano in tutto lo spettro delle capitalizzazioni di mercato. Anche l’esame dei fattori non finanziari ha assunto maggiore importanza: sicuramente la nostra valutazione della sostenibilità di un’impresa va ad aggiungersi alla nostra valutazione della sua qualità e del suo probabile successo futuro.

Tuttavia, alcune cose restano invariate, non da ultimo l’opportunità offerta dal mercato di generare solidi rendimenti corretti per il rischio. I flussi di cassa continuano a fare la parte del leone per l’opzionalità che, letteralmente, offrono. L’importanza della qualità rimane una costante: durante i periodi di turbolenza economica o di mercato, sono proprio queste le imprese che possono trarre vantaggio da una concorrenza più periferica o con un elevato livello di indebitamento: “Non sprecare mai una buona crisi”, come disse una volta Churchill. Analogamente non si deve scordare l’importanza della pazienza e né di resistere alla tentazione di operare al di sopra dei propri mezzi.

Gestire una strategia statunitense al di fuori degli Stati Uniti è una prassi insolita. Questo ha creato problemi?

Finora questo non ha creato dei veri problemi e, come indica il nostro track record, abbiamo accesso a informazioni sufficienti da poter prendere le giuste decisioni riguardo alle società in cui investiamo. Forse, se non altro, è un vantaggio trovarsi a distanza dal “rumore bianco” di Wall Street, il che rende più facile prendere decisioni migliori a lungo termine.

Un altro aspetto insolito della strategia è la longevità del team, con i gestori che lavorano insieme da oltre dieci anni. In questo lasso di tempo abbiamo assistito a molteplici fasi di mercato e condizioni economiche – basti pensare ad esempio all’avvicendarsi di presidenti alla Casa Bianca o l’impatto della pandemia globale – e il fatto che stiamo ancora investendo in modo redditizio e individuando opportunità per generare alfa fa onore alla stabilità del team.

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